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Pratyahara (2° parte)

 

 

visualizzareEcco la seconda parte dell’articolo Pratyahara: the forgotten limb of Yoga di David Frawley, tradotto in italianoIn questa parte dell’articolo vengono illustrati le quattro forme di Pratyahara: Indrya-pratyahara/controllo dei sensi; Prana-pratyahara/controllo del prana; Karma-pratyahara/controllo dell’azione; Mano-pratyahara/ritiro della mente. L’autore illustra alcune tecniche che possono risultare utili nella pratica quotidiana di Pratyahara. 

1. Controllo dei sensi (Indrya-pratyahara)

Indrya-pratyahara, o controllo dei sensi, è la forma più importante di Pratyahara, sebbene non è qualcosa che amiamo sentire nella nostra cultura orientata dai mass-media. Molti di noi soffrono di un sovraccarico sensoriale, il risultato di un costante bombardamento da televisione, radio, computers, giornali, riviste, libri, ecc.. La nostra società commerciale funziona stimolando il nostro interesse attraverso i sensi. Ci confrontiamo costantemente con colori brillanti, rumori forti e sensazioni drammatiche. Siamo cresciuti in ogni tipo di appagamento sensoriale; è la forma principale di intrattenimento nella nostra società.
Il problema è che i sensi, come i bambini non ancora istruiti, hanno il loro proprio volere, che è in larga parte istintuale in natura. Sono i sensi che dicono alla mente cosa fare. Se non li discipliniamo, ci domineranno con le loro infinite richieste. Siamo così abituati a una continua attività sensoriale, che non sappiamo tenere la mente calma, siamo diventati ostaggi del mondo dei sensi e delle sue attrattive. Rincorriamo ciò che è attraente per i sensi e dimentichiamo i fini più alti della vita. Per questa ragione Pratyahara è probabilmente il più importante ramo di Yoga per le persone oggi.
Il vecchio detto “lo Spirito ha volontà, ma la Carne è debole” si applica a quelli di noi che non hanno imparato a controllare in modo appropriato i sensi. Indrya-pratyahara ci fornisce gli strumenti per rafforzare lo spirito e ridurre la sua dipendenza dal corpo. Tale controllo non è una soppressione (che causa una eventuale ribellione), ma una appropriata coordinazione e motivazione.

Giusto consumo di impressioni

Pratyahara si concentra sul giusto consumo di impressioni. Molti di noi sono attenti al cibo che mangiano e la compagnia che frequentiamo, ma potremmo non esercitare la stessa capacità discriminatoria sulle impressioni che introduciamo attraverso i sensi. Accettiamo impressioni che ci arrivano dai mass-media che non lasceremmo mai entrare nelle nostre vite individuali. Lasciamo entrare nelle nostre case attraverso TV e films persone che non lasceremo mai entrare nella nostra vita reale! Quale tipo di impressioni assimiliamo ogni giorno? Ci possiamo aspettare che esse non producano alcun effetto su di noi? Sensazioni forti offuscano la mente, a una mente offuscata ci fa agire in modi che sono insensibili, superficiali o perfino violenti.
Secondo l’Ayurveda, le impressioni sensoriali sono il nutrimento principale della mente. Lo sfondo del nostro campo mentale consiste nelle nostre predominanti impressioni sensoriali. Ci accorgiamo di ciò quando la nostra mente ritorna alle impressioni dell’ultima canzone che abbiamo sentito o dell’ultimo film che abbiamo visto. Proprio come il cibo-spazzatura intossica il corpo, le impressioni-spazzatura intossicano la mente. Il cibo-spazzatura richiede molto sale, zucchero e spezie per renderlo appetibile perché è principalmente cibo morto; in modo simile le impressioni-spazzatura richiedono potenti e drammatiche impressioni – sesso e violenza – per farci sentire che esse sono reali, perché in realtà esse sono soltanto colori proiettati su uno schermo.
Non possiamo ignorare il ruolo che le impressioni sensoriali hanno nel renderci ciò che siamo, poiché esse sviluppano il subconscio e rafforzano le tendenze in esso latenti. Provare a meditare senza controllare le nostre impressioni ci mette in opposizione al nostro subconscio e impedisce la crescita di pace interiore e di chiarezza mentale.

Ritiro dei sensi

Per fortuna non siamo indifesi di fronte allo sbarramento delle impressioni sensoriali. Pratyahara ci fornisce di molti strumenti per gestirli in modo appropriato. Forse il modo più semplice di controllare le nostre impressioni è semplicemente di eliminarle, di spendere un po’ di tempo lontano dagli imput sensoriali. Ciò può essere semplicemente stando seduti a meditare con gli occhi chiusi o scegliere un ritiro in un luogo libero dagli usuali bombardamenti sensoriali, come una baita di montagna.
Anche un “digiuno dai media”, astenendosi da TV, radio, etc, può essere una buona pratica per pulire e rinvigorire la mente.
Yoni Mudra è una delle più importanti tecniche di Pratyahara per chiudere i sensi. Prevede di usare le dita per bloccare le aperture sensoriali della testa – occhi, orecchia, narici e bocca – e di fare in modo che l’attenzione e l’energia si muova verso l’interno. Viene fatto per brevi periodi di tempo, quando il nostro prana è energizzato, ad esempio appena dopo aver praticato Pranayama (naturalmente dovremmo evitare di chiudere la bocca e il naso fino al punto in cui ci manca l’ossigeno.)

Un altro metodo di ritiro dei sensi è di tenere i nostri organi di senso aperti ma di allontanare la nostra attenzione da loro. In questo modo cessiamo di introdurre impressioni senza di fatto chiudere i nostri organi di senso. Il metodo più comune, shambhavi mudra, consiste nel sedere con gli occhi aperti mentre dirigiamo la nostra attenzione all’interno, una tecnica usata in molti sistemi Buddisti di meditazione. Il reindirizzamento dei sensi all’interno può essere fatto con altri sensi, in modo particolare con l’udito. Ci aiuta a controllare la nostra mente anche quando i sensi stanno funzionando, nel normale corso della vita quotidiana.

Focalizzarsi su impressioni uniformi

Un altro modo di purificare la mente e controllare i sensi è di porre la nostra attenzione su una fonte di impressioni uniformi, come ad esempio fissare lo sguardo sul mare o sul cielo blu. Proprio come il sistema digerente va in corto circuito a causa di abitudini alimentari irregolari e contrastanti tipologie di cibo, le nostre capacità di digerire impressioni possono essere sconvolte da impressioni eccessive e irritanti. E come per riequilibrare la nostra digestione può essere necessario seguire una dieta monotematica, ad esempio l’uso ayurvedico di riso e fagioli mung, allo stesso modo la nostra digestione mentale può richiedere una dieta di impressioni naturali ma omogenee. Questa tecnica è spesso utile dopo un periodo di digiuno dalle impressioni.

Creare impressioni positive

Un altro modo di controllare i sensi è di creare naturali impressioni positive. Ci sono molti modi di fare ciò: meditare su elementi naturali, come alberi, fiori, o pietre, o visitare templi o altri luoghi di pellegrinaggio che sono depositari di impressioni e pensieri positivi. Le impressioni positive possono anche essere create usando incensi, fiori, lampada di ghee, altari, statue, e altri oggetti di devozione.

 

Creare impressioni interne

stone and woodUn’altra tecnica di ritiro dei sensi è quella di focalizzare la mente sulle impressioni interne, in modo tale da rimuovere l’attenzione dalle impressioni esterne. Possiamo creare le nostre impressioni interne attraverso l’immaginazine o possiamo entrante in contatto con i sensi sottili che entrano in gioco quando i sensi fisici sono in quiete.

Visualization è il metodo più semplice per creare impressioni interne. Infatti, la maggior parte delle pratiche di meditazione di Yoga inizian con un qualche tipo di visualizzazione, come vedere una divinità, un guru, o un bella ambientazione naturale. Forme di visualizzazione più elaborate comportano immaginare divinità e i loro mondi, o compiere mentalmente rituali, come ad esempio offrire immaginari fiori e gemme ad immanginarie divinità. L’artista assorto in un paesaggio interno o il musicista che compone musica stanno compiendo visualizzazioni interne. Queste sono tutte forme di Pratyahara perché purificano il campo mentale da impressioni esterne e creano una positiva impressione interiore che serve alle fondamenta della meditazione. Visualizzazioni preliminari sono utili per molte forme di meditazione e possono essere integrate in altre pratiche spirituali.

Laya Yoga è lo yoga del suono e della luce interiore. nella quale ci focalizziamo sui sensi sottili per ritirarci da quelli grossolani. Questo ritiro nel suono e nella luce interiore è uno strumento di trasformazione della mente e un’altra forma di indriya-pratayahara.

2. Controllo del Prana (Prana – Pratyahara)

Il controllo dei sensi richiede lo sviluppo e il controllo del Prana, perché ni sensi seguono il Prana (la nostra energia vitale). Se il nostro Prana non è forte non possiamo avere il potere di controllare i sensi. Se il nostro Prana è dispersivo o squilibrato, anche i nostri sensi saranno dispersivi e squilibrati.

Pranayama è la preparazione per Pratyahara. Prana è raccolto in Pranayama e ritirato in Pratyahara. I testi logici descrivono metodi per ritirare il prana dalle varie parti del corpo, iniziando dalle dita dei piedi e finendo ovunque vogliamo porre la nostra attenzione – il cima della testa, il terzo occhio, il chuore o uno degli altri chakras.

Forse il metodo migliore di prana-pratyahara è di visualizzare il processo di morte, nel quale il Prana, o la forza vitale, si ritira dal corpo, staccando tutti i sensi dai piedi alla testa. Ramana Maharshi ragginse l’auto-realizzazione facendo ciò quando era un ragazzo di diciassette anni. Prima di cercare informazion sul Sé, ha visualizzato il suo corpo come morto, ritirando il suo prana nella mente e la mente nel cuore. Senza un così completo e intenso pratyahara, il suo processo meditativo non sarebbe stato così riuscito.

3. Controllo dell’Azione (Karma-Pratyahara)

Non possiamo controllare gli organi di senso senza controllare gli organi motori. Infatti, gli organi motori ci coinvolgono direttamente nel mondo esterno. Gli impulsi che entrano attraverso i sensi sono espressi attraverso gli organi di senso e ciò ci conduce verso un ulteriore coinvolgimento sensoriale. Poiché il desiderio è infinito, la felicità consiste non in ottenere ciò che vogliamo, ma in non aver più bisogno di alcuna cosa provenga dal mondo esterno.

Proprio come il giusto consumo di impressioni ci fornisce il controllo degli organi di senso, un giusto lavoro e una giusta attività ci danno il controllo sugli organi motori. Ciò implica Karma Yoga – compiere azioni disinteressate e rendere la nostra vita un rituale sacro. Karma – Pratyahara può essere compiuto rinunciando ad ogni pensiero di riconoscimento personale per ciò che facciamo, facendo ogni cosa al servizio di Dio o dell’umanità. La Bhagavad Gita dice “Il tuo dovere è di agire, non di ricercare una ricompensa per quello che fai”. Questo è un tipo di Pratyahara. Esso inclode anche la pratica di austerità che conducono al controllo degli organi motori. Per esempio, Asana può essere usato per controllare le mani e i piedi, controllo di cui si ha bisogno quando si vuole sedere in quiete per lunghi periodi di tempo.

4. Ritiro della Mente (Mano-Pratyahara)Chamundi Hill012

Chamundi Hill

Gli Yogis ci dicono che la mente è il sesto senso e che è responsabile per la coordinazione degli altri organi di senso. Introduciamo impressioni sensoriali solo laddove poniamo l’attenzione della nostra mente. In qualche modo stiamo sempre praticando Pratyahara. L’attenzione della mente è limitata e noi poniamo attenzione su una particolare impressione sensoriale, ritirando la mente da altre impressioni. Ovunque poniamo la nostra attenzione, naturalmente trascuriamo altre cose.

Controlliamo i nostri sensi, ritirando l’attenzione della nostra mente da loro. Secondo gli Yoga Stras II.54: “Quando i sensi non si conformano ai loro stessi oggetti, ma imitano la natura della mente, questo è pratyahara.” Più specificatamente, è Mano-Pratyahara – ritiro dei seni dai loro oggetti e dirigerli internamente alla natura della mente, che è priva di forma. Il commento di Vyasa su Yoga Sutras sottolinea che la mente è come l’ape regina e i sensi sono le api operaie. Ovunque vada l’ape regina, tutte le altre api devono seguire. Perciò Mano-Pratyahara riguarda meno il controllo dei sensi che il controllo della mente, poiché quando si controlla la mente, i sensi sono automaticamente controllati.

Possiamo praticare Mano-Pratyahara, ritirando coscientemente la nostra attenzione dalle nocive impressioni ogni volta che esse si presentano. Questa è la forma più elevata di Pratyahara e la più difficile; se non abbiamo ottenuto abilità nel controllo dei sensi, degli organi motori, e del prana, è difficile che funzioni. Come gli animali selvatici, il prana e i sensi possono facilmente sopraffare una mente debole, così do solito è meglio cominciare con metodi più pratici di Pratyahara.

Pratyahara e gli altri rami di Yoga

Pratyahara è collegato a tutti gli altri rami di Yoga. Tutti gli altri rami – dagli Asana a Samadhi – contengono aspetti di Pratyahara. Per esempio, nelle posture sedute, che sono l’aspetto più importante degli Asana, entrambi gli organi di senso e quelli motori sono controllati. Pranayama contiene un elemento di Pratyahara dal momento che concentriamo la nostra attenzione all’interno attraverso il respiro. Yama e Niyama contengono vari principi e pratiche, come la non violenza e la continenza, che aiutano al controllo dei sensi. In altre parole Pratyahara fornisce le fondamenta per più elevate pratiche di Yoga e costituisce la base per meditazione. Segue Pranaama (o controllo del Prana) e, collegando Prana con la mente, lo estrae dalla sfera del corpo.

Pratyahara è anche collegato a Dharana. In Pratyahara ritiriamo la nostra attenzione dalle distrazioni ordinarie. In Dharana coscientemente focalizziamo l’attenzione su un particolare oggetto, come ad esempio un mantra. Pratyahara e Dharana sono due aspetti, il primo di negazione l’altro di affermazione della stessa funzione basica.

Molti di noi ritengono che anche dopo molti anni di pratica di meditazione non hanno ottenuto tutto quello che si aspettavano. Provare a praticare meditazione senza qualche grado di Pratyahara è come provare a raccogliere acqua con un contenitore che perde. Non importa quanta acqua introduciamo, uscirà nella stessa quantità. I sensi sono come buchi nel contenitore della mente. A meno che non siano sigillati, la mente non potrà trattenere il nettare della verità. Chiunque alterni periodi di meditazione con periodi di indulgenza sensoriale ha bisogno di Pratyahara.

Pratyahara e Ayurveda

Pratyahara , come corretta gestione della mente e dei sensi, è essenziale e buono per tutti i tipi di costituzione. E’ il più importante fattore per il nutrimento mentale. Comunque, è più essenziale per coloro che hanno una costituzione Vata, che tende verso attività sensoriale e mentale non bilanciata ed eccessiva. Tutti i tipi Vata dovrebbero praticare qualche tipo di Pratyahara ogni giorno. La loro irrequieta Vata distrae i sensi, disturba gli organi motori e il prana, e rende la mente agitata. Pratyahara converte una Vata dannosa in un positiva forza di prana.
I tipi Kapha, dall’altro lato, soffrono da troppa poca attività, compresa il livello sensoriale. Possono scivolare in tendenze tamasiche di essere pigri, guardare la tv o trastullarsi in casa. Hanno maggiore di una maggiore stimolazione mentale e traggono beneficio da una attività sensoriale di natura più alta, come le visualizzazioni di vario tipo.
I tipi Pitta di solito hanno un maggiore controllo dei sensi degli altri tipi ed è incline verso attività di tipo marziale con le quali disciplinano il corpo e la mente. Hanno bisogno di praticare Pratyahara come uno strumento di rilassamento il proprio volere e di lasciare che il divino operi attraverso di loro.

Pratyahara e Malattia

L’Ayurveda riconosce che un uso inappropriato dei sensi è una delle principali cause di malattia. Tutte le malattie mentali sono connesse con l’introduzione di impressioni dannose. Pratyahara perciò è un importante primo scalino nel trattamento di problemi mentali. Allo stesso modo è molto utile nel trattare problemi del sistema nervoso, particolarmente quelli che sorgono da iperattività. Il più dele volte tendiamo ad eccedere nell’espressione delle nostre emozioni, provocando una tremenda perdita di energia. Pratyahara ci insegna a conservare la nostra energia all’interno senza disperderla in modo inutile. Questa energia risparmiata può essere utilizzata per fini creativi, spirituali o curativi a seconda del bisogno e può fornire una maggiore forza per realizzare le cose che sono realmente importanti per noi.

Malattie fisiche principalmente sorgono dall’introdurre cibo nocivo. Pratyahara ci permette di controllare i sensi in modo da non desiderare il cibo sbagliato. Quando i sensi sono sotto controllo, ogni cosa è sotto controllo e non sorgono desideri sbagliati o artificiali. Per questo motivo Ayurveda enfatizza un giusto uso dei sensi come uno dei più importanti fattori in un corretto modo di vivere e per la prevenzione di malattie.

 

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